Marinò e l'arte FantaLogica

Il termine Fantalogica identifica un movimento d'avanguardia che associa la linea retta alla logica, per il suo rigore e il suo andamento sequenziale, e la linea curva alla fantasia per la sua imprevedibilità. Questi due elementi, la retta e la curva, sono la radice di tutte le composizioni geometriche dell'arte fantalogica che li vede in un rapporto di cooperazione creativa e mai in conflitto. E’ dall'accostamento di questi complementari che nascono le Strutture FL, le Forme FL, i Segni FL, le Superfici FL, i Percorsi FL, le Proiezioni FL e gli Andamenti FL. Per estensione, il termine fantalogìa significa simbiosi di opposti ed equivale ad un rapporto positivo fra i due poli.

IL LIBRO

Probabilmente la Fantalogía ha una evidente componente utopica che ci dà un po' di conforto in un mondo che nella realtà quotidiana sembra spesso superare le più pessimistiche distopie. Marinò ne è consapevole, non è un ingenuo, ma non si arrende, dà la sua testimonianza da una posizione vigile ed appartata per opporsi pacificamente all'informe e all'immane che sono sempre in agguato. Il suo entusiasmo quasi fanciullesco per le mille possibilità offerte dalle nuove tecnologie non dimentica però l'eredità preziosa del passato e la trasmissione del sapere di generazione in generazione.
dall'introduzione di Gabriele Simongini


Fantalogic probably has an obvious utopian element that gives us some comfort in a world where our everyday reality often seems to exceed our most pessimistic dystopias. Marinò realises this, but is not naive; rather than surrender he provides his version from an alert, secluded position, pacifically contrasting the unformed and immense that are always lying in wait. However his almost childish enthusiasm for the thousands of possibilities provided by new technologies does not exclude the precious legacy of the past and the transmission of knowledge from one generation to the next.
from the introduction by Gabriele Simongini

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Presentazione

Il verso innestato nel quadro è operazione antica, che in Marinò diventa ricerca di un proprio traguardo di avanguardia. Marinò fa gruppo a se stante, con un proselitismo tramite il periodico «Il Fantalogico»; rivolto anche, o soprattutto all'indagine tra parola (fonica) e suo segno (scritto) per trasferirla in emozione poetica. Questa posizione di Marinò trova una delle interpretazioni nello scritto di Giovanni Bonaccorso dell'Università di Messina. Ma le soluzioni, in sviluppo costante, della ricerca di un tale artista sono variabili. Fantalogismo significa, nella stessa parola composita, "connubio" (così Marco Vianello in una nota), tra la fantasia e la logica . Connubio, quindi incontro per figliolanza. Così di seguito: il rincorrersi di Significato dopo significato. Così, vuole il fertilizzante maritaggio tra Fantasia Rinascita continua e Rigore Stabilità della Legge delle cose anche della parola.
E’ un’ambizione attraente, e di possibile ma davvero difficile attuazione. Dalla pittura, alla parola il risultato è estensibile a tutto ciò che è l’uomo, fantalogico perfetto nelle meraviglie delle sue ambiguità.
Da uno scritto di Selvaggi, G. (1997) "Fantalogicamente futuro", Il Giornale d'Italia, 27 Agosto, p. 13

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